Il nostro progetto si basa sulla richiesta da parte della comunità missionaria francescana di Quinhámel (Guinea-Bissau) di portare la luce elettrica nella vicina località di Ponta Cabral, un villaggio rurale isolato privo di qualunque servizio.
Abbiamo assunto dunque l’impegno di installare in tutte le abitazioni del villaggio (circa un centinaio) un piccolo impianto fotovoltaico autonomo (Solar Home System) da 100 Wp in corrente continua, in grado di fornire alla sera la luce interna ed esterna a tutti gli abitanti.
L’importanza di tale intervento è data dal fatto che l’energia è un fattore abilitante essenziale ai fini dello sviluppo sostenibile e del riscatto sociale: l’illuminazione notturna consentirà alle persone di proseguire anche dopo il tramonto attività fondamentali, quali il lavoro, lo studio e la cura della casa.
Inoltre, la valorizzazione della fonte solare (pulita, gratuita e abbondante), produrrà benefici diretti e immediati alla salute (soprattutto delle donne, tradizionalmente più esposte ai fumi dei bracieri domestici e alle fatiche della raccolta della legna) – oltre a generare ricadute economiche positive per tutto il villaggio.
Gli obiettivi di sviluppo
Secondo l’ex Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, l’energia è “il filo d’oro che lega la crescita economica all’equità sociale, e ad un ambiente che permette al mondo di prosperare” (2012).
Ed è proprio per questo motivo che l’ONU nel 2015 ha inserito l’accesso all’energia al numero 7 tra i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) da perseguire e completare entro il 2030.
La mancanza di un adeguato approvvigionamento di energia elettrica è un problema che si stima affligga quasi 800 milioni di persone al mondo, molte delle quali vivono in zone rurali sottosviluppate – come Ponta Cabral. La causa è da ricercarsi nelle condizioni di isolamento e povertà che spesso caratterizzano le popolazioni degli stati più arretrati, le quali sono dunque costrette a vivere in condizioni di disagio e privazione.
Una comunità che viva in questa situazione di “povertà energetica“, infatti, è più fragile e vulnerabile, e soffre inoltre per le mancate opportunità di sviluppo che accrescono dunque il development divide con le nazioni industrializzate.
L’accesso all’energia pulita è un fattore abilitante per tutti gli altri obiettivi di sviluppo. Proprio per la sua natura di fattore abilitante, l’accesso all’energia risulta determinante anche per il raggiungimento degli altri 17 obiettivi di sviluppo, a cui è legato in modo indissolubile.
Indietro | Support us |